di Mauro Mongarli e Claudia Carieri, 2009
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Il libro scritto da Mauro Mongarli e illustrato da Claudia Carieri è una storia di storie. Storie vere di bambini e genitori che provano a incontrarsi. Ci sono un papà e una figlia molto piccola. “Una volta”, “una mattina”, “un giorno”, “una sera”, si ritrovano punto e a capo: vicini e lontani, qui e altrove, grandi e piccoli. Non si incontravano mai è suddiviso in dodici episodi indipendenti. Ed è un progetto sperimentale. A brevi racconti scritti espressamente per i papà, associa, infatti, immagini per piccolissimi, da 0 a 6 anni: grandi, nitide, colorate, legate ai testi da nessi sottili e giocosi. Sono questi nessi che tengono insieme la lettura, facendo del libro un tempo da trascorrere insieme, grandi e bambini, ognuno curioso delle differenze dell’altro. Se i grandi conoscono l’alfabeto precluso ai bambini, i piccoli delle immagini conoscono e amano ogni centimetro di cui sono attenti lettori. Così ognuno potrà aiutare l’altro ad accedere alla propria storia: verbale o visiva dipende dall’età. In questo modo, grandi e piccoli vengono a trovarsi nella medesima condizione dei protagonisti di questi racconti, un papà e una bambina che, come vedremo poi, “non si incontravano mai”… affermazione contraddetta dai molteplici incontri che in effetti avvengono continuamente, dentro e fuori lo spazio narrativo: poiché quel che questo libro-esperimento vuol fare è invitare a quell’appagante, ma difficile gioco che consiste dall’entrare e uscire dalla realtà, dall’immaginazione e dai ruoli, per ritrovarsi in modo autentico. Gioco in cui i bambini sono espertissimi e di cui grandi hanno bisogno di rispolverare spirito e sostanza… Per questo Non si incontravano mai è un libro che può essere letto e usato in tutti i modi possibili: tanti quanti sono i suoi lettori.
Da Una storia bambina, di Giulia Mirandola, in Catalogone 2009.
Il libro scritto da Mauro Mongarli e illustrato da Claudia Carieri è una storia di storie. Storie vere di bambini e genitori che provano a incontrarsi. Ci sono un papà e una figlia molto piccola. “Una volta”, “una mattina”, “un giorno”, “una sera”, si ritrovano punto e a capo: vicini e lontani, qui e altrove, grandi e piccoli. Non si incontravano mai è suddiviso in dodici episodi indipendenti. Ed è un progetto sperimentale. A brevi racconti scritti espressamente per i papà, associa, infatti, immagini per piccolissimi, da 0 a 6 anni: grandi, nitide, colorate, legate ai testi da nessi sottili e giocosi. Sono questi nessi che tengono insieme la lettura, facendo del libro un tempo da trascorrere insieme, grandi e bambini, ognuno curioso delle differenze dell’altro. Se i grandi conoscono l’alfabeto precluso ai bambini, i piccoli delle immagini conoscono e amano ogni centimetro di cui sono attenti lettori. Così ognuno potrà aiutare l’altro ad accedere alla propria storia: verbale o visiva dipende dall’età. In questo modo, grandi e piccoli vengono a trovarsi nella medesima condizione dei protagonisti di questi racconti, un papà e una bambina che, come vedremo poi, “non si incontravano mai”… affermazione contraddetta dai molteplici incontri che in effetti avvengono continuamente, dentro e fuori lo spazio narrativo: poiché quel che questo libro-esperimento vuol fare è invitare a quell’appagante, ma difficile gioco che consiste dall’entrare e uscire dalla realtà, dall’immaginazione e dai ruoli, per ritrovarsi in modo autentico. Gioco in cui i bambini sono espertissimi e di cui grandi hanno bisogno di rispolverare spirito e sostanza… Per questo Non si incontravano mai è un libro che può essere letto e usato in tutti i modi possibili: tanti quanti sono i suoi lettori.
Da Una storia bambina, di Giulia Mirandola, in Catalogone 2009.
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