Il viaggio di una stella

di Giovanna Zoboli, Marina Del Cinque, 2012.
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A guardare la punta di un albero di Natale, non si direbbe. Non si direbbe che la stella posta in cima al tradizionale abete rechi con sé tracce di una storia millenaria. Né la si direbbe giunta da distanze incommensurabili o nata per volare, immobile com'è, quando il libro di Giovanna Zoboli e Marina Del Cinque narra che alle spalle di questo addobbo, c'è un viaggio lungo, magico, per la maggior parte del tempo aereo e senza mappa, indecifrabile finché la provenienza di tale decorazione rimane circoscritta all'ambito puramente commerciale, grandi magazzini, laboratori artigianali e negozi cinesi alla medesima stregua. Il viaggio di una stella festeggia il periodo natalizio rileggendo secondo un'ottica tutta celeste uno dei passi più celebrati dei Vangeli, quello della nascita di Gesù Bambino.

Accanto al titolo, un sottotitolo inquadra il clima onirico e spirituale dell'itinerario intrapreso. Il testo e le immagini, per scorrere, si appoggiano alla voce e alle visioni di un tipografo sconosciuto che il 24 dicembre compie un sogno: il Sogno del tipografo stanco la notte di Natale. [...] Stando al risultato cui giungono le due autrici – un oggetto in quattro colori, a più fogli uniti a fisarmonica, per una lunghezza corrispondente a svariate decine di centimetri, adatto a essere svolto, riavvolto, appeso, riposto nella custodia che lo contiene –, l'episodio religioso sa emanciparsi dall'iconografia canonica del presepe con Maria, Giuseppe, il bue, l'asinello, i pastori, i Re Magi. Per questi motivi, Il viaggio di una stella dovrebbe trovare automaticamente ospitalità tra i percorsi di lettura che hanno al centro il momento del Natale e incontrare estimatori tra gli appassionati di presepi popolari, viventi, meccanici. Sembra non esserci luogo più adatto della capanna di Betlemme per richiamare alle rispettive figure e ruoli laici i bambini e i genitori.
Il viaggio di una stella non cita visivamente figure umane ed evita accuratamente rappresentazioni realistiche. Gli adulti, più dei bambini, si chiederanno perché. Paesaggi, atmosfere, personaggi, sono creati attraverso l'alternanza dei colori bianco, rosso, nero, oro, e il principio compositivo del “tema con variazioni”. Le lettere alfabetiche hanno lo scopo di fondare geometrie maggiori: disegni. Sono montagne, giungle, angeli, cammelli e magi. [...]
Il viaggio di una stella dà corpo a un desiderio che noi umani accarezziamo fin dalla culla, quello di volare, e realizza, senza deludere, l'illusione che accompagnati da una storia-cometa ciò sia possibile. Zoboli e Del Cinque propongono a persone bambine e adulte un'esperienza di radicale innalzamento della soglia percettiva, a cominciare da un gioco elementare praticabile quando la lettura vede coinvolte almeno due persone: lasciamo che una di loro racconti a voce alta, mentre chi tace, ascolta a occhi chiusi il peregrinare della scia luminosa e delle intonazioni vocali. Noterete che Il viaggio di una stella possiede un'energia analoga a quella delle onde, perché trasporta.

Da Volo senza mappa, di Giulia Mirandola, Catalogone 2012.


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