La coda canterina

di Guia Risari e Violeta Lopiz, 2010

Siete alla ricerca di un libro da leggere in una classe di bambini che frequentano la scuola d’infanzia o le elementari? Per come è concepito, questo libro potrebbe rispondere alle vostre esigenze. ... La dimensione dell’ascolto marca più di tutto La coda canterina, anche quando in luogo delle corde vocali vengono attivate corde interiori, il pensiero, le emozioni. Una coda che canta non si esaurisce in uno shock percettivo. Essa dice di più. Per esempio: voglia di uscire, crescere, superare limiti; bisogno d’ascolto da parte di un mondo adulto che sente con le orecchie, ma, nonostante l’impegno, può non “sentire” il senso; piacere di sguinzagliare desideri così grandi, da farci volare, per un po’, in alto, lontano, via da tutto; necessità di muovere le idee e il corpo in uno spazio né stretto né largo, ampio secondo i nostri desideri ampi; ricerca di continuità tra luoghi d’origine e d’elezione; possibilità di tracciare attorno alle cose di questo mondo itinerari fantastici; scoperta che una coda non è mai senza capo e che un bambino non è mai senza testa.

Da A 40.052 chilometri da qui, di Giulia Mirandola, Catalogone 2010.

1 commento:

  1. Ah, quanto ci spaventa la diversità, soprattutto nei bambini!
    Quanto è rumorosa, imbizzarrita, visibile, imbarazzante, quando irrompe nei nostri piccoli mondi di poche persone e ci spaventa. Diciamo allora che per liberarcene saremmo disposti a tutto, anche a fare il giro del mondo.
    Ma se davvero facessimo il giro del mondo scopriremmo che la diversità è normale. E che ovunque, se ne sta attaccata attaccatissima ai bambini. E che va bene così.

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